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VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA

La rivoluzione del benessere domestico ambientale

Ventilazione Meccanica Controllata o VMC

E’ un impianto deputato al ricambio continuo e al filtraggio dell’aria in un ambiente confinato, sia in casa che negli uffici che in qualsiasi tipo di edificio pubblico.
Esistono varie tipologie di impianti vmc, ma il funzionamento di base è il medesimo: l’aria esausta degli ambienti indoor viene estratta mentre altra aria, proveniente dall’esterno e ricca di ossigeno, viene immessa all’interno dei locali. Si ottiene così, in modo totalmente automatico e continuo, il ricambio d’aria che solitamente si cerca di ottenere spalancando le finestre. Ci sono però diversi vantaggi nell’utilizzare un sistema di ventilazione meccanica controllata multi-stanza invece di aprire semplicemente gli infissi: i sistemi VMC dotati di un meccanismo di filtrazione ad alta efficienza, sono in grado di arrestare sia i pollini che le pericolissime polveri sottili che si trovano in sospensione nell’aria esterna. Inoltre, sono dotati di un recuperatore di calore (sia sensibile che quello latente, ovvero il calore contenuto nell’umidità) dell’aria in uscita. Questo calore viene poi ceduto all’aria in entrata, consentendo di risparmiare notevolmente sui costi di riscaldamento in quanto l’aria fredda esterna viene riscaldata prima di essere immessa nella casa calda.

Scambiatore di calore e performance

Il cuore di un sistema VMC è lo scambiatore di calore, il dispositivo che viene a contatto con l’aria calda e carica di inquinanti estratta dagli ambienti, ne assorbe il calore e quindi lo cede all’aria fresca e pulita in entrata dall’esterno, che sarà stata anche filtrata per eliminare polveri e pollini. Lo scambiatore o recuperatore di calore è contraddistinto da una percentuale di recupero di calore, che indica quanto del calore dell’aria in uscita riesce a recuperare.
A seconda della tipologia di VMC sono presenti diversi tipi di scambiatore e anche di modalità di trattamento dell’aria. Gli scambiatori solitamente sono ceramici o in carta kraft, mentre il flusso d’aria può essere principalmente alternato o continuo. Mentre nei modelli a flusso alternato l’efficienza ottimale dello scambiatore dura solo per qualche secondo, per poi ridursi a percentuali minime, attorno al 20%, nei modelli a flusso continuo il recupero del calore è costante, sempre al massimo delle potenzialità dello scambiatore. Un altro fattore da considerare per capire l’efficienza dello scambiatore è se questi sia entalpico, ovvero in grado di recuperare anche il calore latente, ovvero l’energia termica contenuta nel vapore sospeso in aria e non solo quello sensibile dell’aria. E’ importante ricordarsi quando si sceglie di fare un impiento VMC che lo scambiatore di calore sia entalpico, che recupera quindi anche il calore del vapore acqueo sospeso in aria, in questo modo le performance di recupero di calore arrivano sino al 90% continuo. Inoltre, il risparmio energetico si verifica anche in estate, in quanto lo scambiatore è in grado di recuperare il fresco prodotto dal condizionatore, utilizzandolo per raffrescare l’aria in entrata invece di disperderlo all’esterno.

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